Peperoncino: tutti i segreti sulla coltivazione e come utilizzarlo in cucina

Peperoncino: tutti i segreti sulla coltivazione e come utilizzarlo in cucina
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Il peperoncino è una delle piante più facili da coltivare: cresce molto bene sia nell’orto che in un vaso e per questo è idoneo anche per chi vive in città. Esistono tantissime varietà di peperoncino e ciascuna di queste ha le proprie caratteristiche, anche se quello più diffuso in Italia è il cayenne.

Come e quando coltivare il peperoncino

Il peperoncino va piantato da fine marzo in poi, anche se rimane vincolato alla fine del periodo delle gelate. Nel sud Italia quindi può essere anticipato di qualche settimana, mentre nel nord è meglio attendere anche la metà di aprile o maggio. Il terriccio richiesto è quello per le piante orticole e se è piantato in vaso, deve essere concimato e irrigato con una maggiore frequenza rispetto all’orto; inoltre nel periodo invernale potrà essere ricoverato in un luogo caldo, in modo da evitare le gelate. È molto importante anche fare attenzione ai ristagni che causano la formazione di funghi e patologie. Se conservata con cura, una singola pianta può durare anche diversi anni e dare più raccolti: in questo caso si può decidere quale sarà l’intensità della piccantezza, a seconda di quando si irriga il peperoncino, ad esempio se irrigato la sera prima sarà meno piccante.

Quale peperoncino coltivare: grado di piccantezza

Le varietà coltivabili di peperoncino sono davvero tante, e in base alla nostra scelta potremmo ritrovarci a coltivare piantine di 20 centimetri o arbusti di oltre un metro e mezzo. I veri cultori del peperoncino terranno anche in alta considerazione l’intensità piccante del peperoncino, facendo attenzione a coltivare solo le specie più conformi al loro gusto.

Nella scala di Scoville che determina la misura di piccantezza di un peperoncino, ritroviamo le specie più adatte alle nostre esigenze per contenuto di capsicina. Questa sostanza stimola i recettori di calore della lingua e provoca la caratteristica sensazione di bruciore che piace tanto.

Tra i più apprezzati in base al grado di piccantezza del peperoncino ritroviamo il peperone ciliegia, il recotillo (1.000/2.500 SHU), il peperoncino Jalapeno (2.500/10.000 shu), il Thai Pepper (50.000/100.000 SHU), il peperoncino Scotch Bonnet (100.000/350.000), peperoncino Habanero (250.000/450.000) e il temutissimo Carolina Reaper che arriva a toccare i 2 milioni di SHU.

Specie comuni di peperoncino

In tutta probabilità, se ci rechiamo a un mercato o in una serra ci verranno presentate alcune delle specie più classiche di peperoncini nostrani.

  • Capsicum annum: si tratta del peperoncino più famoso al mondo, da cui derivano i peperoni, il peperoncino di Cayenna, il Jalapeno e il Purple Tiger.
  • Capsicum baccatum: di questa specie fanno parte i Cappello del vescovo e l’Aji arancione, dal sapore aromatico e solo leggermente piccante
  • Capsicum chinense, originario dell’Amazzonia. Di questa specie fanno parte l’Habanero e il celebre Trinidad Moruga Scorpion.
  • Capsicum frutescens: da questa specie si ottiene il tabasco.

Come usare il peperoncino in cucina

Le sue origini sono del centro America ed è una delle spezie più longeve ancora in commercio. Il peperoncino è ricco di vitamina C, un forte antiossidante con effetti positivi per la salute. In cucina, in particolare nella dieta Mediterranea, può essere utilizzato in diversi modi: essiccato, affumicato, cotto o crudo. Alcuni piatti della tradizione italiana sono diventati famosi proprio per il protagonismo di questa spezia, come la pasta aglio, olio e peperoncino, le bruschette con aglio e peperoncino, le penne all’arrabbiata, il peperoncino ripieno e la famosa nduja calabrese.

Il peperoncino può essere utilizzato anche per fare marmellate e confetture: in questo caso dovranno essere cotti insieme allo zucchero per diverse ore.

Questa spezia si accompagna molto bene al pomodoro, un altro ingrediente base della dieta mediterranea, ma anche alle carni, alla pasta e all’olio extravergine di oliva. Le sue possibilità di utilizzo in cucina sono potenzialmente infinite e se non basta seguire la tradizione, ci pensa la fantasia a trovare nuove gustose ricette.