Metodo Konmari per mettere in ordine la casa (e divertirsi a farlo)

Metodo Konmari per mettere in ordine la casa
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A volte, riordinare casa è questione di approccio mentale. Nel suo libro best-seller, “Il magico potere del riordino”, Marie Kondo spiega che una casa più ordinata non è un sogno irraggiungibile, ma questione di “forma mentis”. Lavorare sulle proprie emozioni potrebbe tradursi, dunque, in una casa più pulita e meno caotica.

Il trucco dietro questo metodo sta nel trovare il coraggio di buttare. Può sembrare una cosa da poco, ma quante volte ci siamo raccontate che abbiamo messo da parte questo o quell’oggetto perché “non si sa mai”, perché “un giorno potrebbe servire”? A volte, abbiamo paura di perdere un ricordo importante semplicemente buttando qualcosa.

Svuotare l’armadio? Facciamolo adesso!

Non dopo, non domani, non mai: adesso. Adesso è il momento giusto per buttare qualcosa che non usiamo, che non ci serve o che non abbiamo mai utilizzato. Secondo l’attrice Marie Kondo, infatti, fare ordine e “svuotare l’armadio” può diventare un’attività zen capace di distendere la mente e, soprattutto, separarci dai desideri superficiali. Nella tradizione orientale, gli spiriti infondono “un’anima” agli oggetti. Se qualcosa produce un effetto negativo su di noi, o ci fa sentire male, è il caso di buttarlo. Circondiamoci di oggetti che ci rendono felici e lasciamo andare il resto: vendiamo, scambiamo o semplicemente buttiamo. Parola d’ordine: nessuna pietà!

Riordinare fuori e “riordinarci dentro”

L’autrice Marie Kondo spiega che creando spazio all’interno di casa e liberandola dagli oggetti che non ci servono davvero, riusciremo in qualche modo a riflettere questa sensazione di “spazio” anche dentro di noi. Da qui, l’idea della scrittrice che un’anima più libera può accogliere più facilmente il cambiamento.

Riordinare per sentirsi speciali

Trascorriamo le ore di riordino come se fossero un’esperienza di meditazione, tempo speciale trascorso con noi stesse per comprendere a fondo la nostra natura. Prima di buttare, scegliamo gli oggetti che vogliamo invece tenere a tutti i costi, gli oggetti che ci ispirano e che ci emozionano ogni giorno. Quelli sono gli unici oggetti di cui possiamo e dobbiamo circondarci. Cambiamo lo spazio esterno per cambiare anche lo spazio dentro di noi.

Tra gli oggetti che accumuliamo più facilmente ci sono i vecchi appunti e le dispense del liceo e dell’università. Ci servono davvero? Facciamo una cernita e scegliamo di mantenere solo una piccola selezione di carte, o ricordi, da custodire preziosamente. L’importante è fare spazio e, soprattutto, rimettere in ordine con il nostro tempo e le nostre modalità: se non riusciamo a buttare qualcosa, non demoralizziamoci. Ci riusciremo la prossima volta.