Ora che la moda della cucina giapponese e, in particolare, del sushi, si è stabilita per restare, il wasabi è entrato di diritto tra i condimenti più popolari del mondo. Questa curiosa poltiglia verde pisello è pressoché insapore, ma non appena ingerita sprigiona una acuta piccantezza che si combina molto bene con i sapori che accompagna, senza coprirli o modificarli. Il suo soprannome è “namida”, ovvero lacrime in giapponese, proprio perché se usato in quantità eccessive può portare, tanto è piccante, a piangere.
Pur essendo molto duttile, il wasabi è una pianta originaria del Giappone che si colloca, probabilmente, tra le più difficili da coltivare. Il ravanello giapponese, conosciuto anche come eutrema japonicum, è una pianta che cresce spontaneamente nelle zone umide e boschive nipponiche. La parte commestibile è il rizoma, da cui si ottiene la tipica pasta di colore verde che tanto piace quando abbinata a riso e pesce crudo. Anche le foglie vengono utilizzate, essiccate, per insaporire insalate e pietanze.
Le proprietà del wasabi
Il wasabi ha una nota funzione battericida e digestiva che aiuta il corpo a metabolizzare il pesce crudo. Secondo gli studi dell’Università di Firenze, il consumo regolare di wasabi aiuterebbe ad alzare la soglia di percezione del dolore.
Si può coltivare il wasabi?
Coltivare il wasabi è particolarmente difficile, ma non impossibile. Le cause sono imputabili alle strette esigenze della pianta, che richiede un ecosistema molto particolare per svilupparsi, che può richiedere un habitat specifico come una serra dedicata. Il wasabi, infatti, vive solamente in ambienti dove la temperatura è compresa tra gli 8 e i 21° Celsius. Il wasabi non prospera sotto la luce diretta del sole e necessita di un luogo umido e ombreggiato dove crescere, come per esempio sotto una pianta più grande e resistente o sotto un telo. Il terreno deve avere un pH compreso tra 6 e 7: è per questo che in base alla necessità dovremo aggiungere al terriccio del fertilizzante organico a base di zolfo. La pianta va interrata a una profondità di circa 25 centimetri. Il terriccio dev’essere umido ma ben drenato e senza ristagni.
I semi di wasabi sono particolarmente difficili da reperire, e possono essere acquistati, anche online, nel tardo autunno per poter crescere forti e protetti dal terriccio per tutto l’inverno. Il rizoma del wasabi è pronto per essere mangiato quando raggiunge circa i 18-20 centimetri di lunghezza.
Come consumare il wasabi
Una volta estratto e lavato accuratamente, tagliamo e grattugiamo solo il pezzo di wasabi che ci serve. Il restante pezzo di rizoma conserverà così le sue proprietà organolettiche per i consumi successivi. Il wasabi intero dura circa un mese se conservato con cura in frigorifero.